Se dovessimo individuare uno, soltanto uno, dei trend più importanti e incisivi di questo 2020 diremmo la ricerca vocale. Sembra infatti, secondo alcune previsioni, che entro la fine dell’anno più del 50% delle ricerche effettuate sul web verranno eseguite tramite la voce.
Ed è proprio in quella direzione che si sta evolvendo rapidamente il web e il mondo della tecnologia. Basti pensare all’uso che facciamo di Whatsapp, dove i messaggi vocali stanno pian piano sostituendo quelli scritti. Oppure l’uso che tutti noi facciamo di dispositivi come Siri, Google Home o Alexa. Oggi vedremo insieme perché la vocal search rivoluzionerà il mondo della ricerca online e in che modo.
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L’assistente vocale
Si definisce ricerca vocale quell’interazione che avviene con i dispositivi di riconoscimento vocale, collegati alla rete. In poche parole, un utente parlerà con un dispositivo, anziché digitare parole chiave per una ricerca.
Più del 70% delle persone, oggi, utilizzano l’assistente vocale per fare ricerche su Internet. E sempre più persone lo utilizzeranno per acquistare online su siti di e-commerce. L’assistente vocale infatti darà la sensazione agli utenti di trovarsi in un negozio reale, e di avere a che fare con una commessa.
Come si è evoluta la ricerca vocale
I progetti di riconoscimento vocale non sono cosa nuova. Si tratta infatti di una tecnologia in giro da un po’ e programmi per la sintesi vocale hanno fatto davvero passi da gigante, in questi ultimi anni. Man mano che la ricerca si è spostata verso supporti vocali, anche i comportamenti di ricerca sono cambiati. La tecnologia audio ha davvero fatto grandi progressi. Infatti oggi il riconoscimento vocale permette di interpretare la necessità dell’utente, effettuare la ricerca e offrire risultati richiesti.
Ad esempio potremmo chiedere vocalmente “quale pizzeria mi consigli qui vicino?” e potremmo ottenere una lista di risultati, o letti dal dispositivo oppure via immagine, su una mappa. E la nostra ricerca potrebbe dirsi in questo caso conclusa.
Principali differenze della Voice Search
Rispetto alla ricerca testuale, che viene effettuata tramite parole chiave, nella voice search la query è più complessa, e viene definita “a lunga coda”. In generale, digitando, si tendono a ignorare articoli e congiunzioni, le stopwords, come vengono chiamate in gergo. Scrivendo si è più asciutti e sintetici, nella ricerca vocale invece anche la ricerca è più colloquiale.
Anche Google ha rivelato che le ricerche “vicino a me” sono cresciute del 130% in un anno. Questa query di ricerca viene utilizzata per tutti, e trovare qualcosa da fare nelle vicinanze. Questo genere di ricerca viene naturalmente utilizzato su dispositivi mobile.
Uno degli aspetti più positivi è che in generale, chi effettua una ricerca di questo genere, è motivato all’acquisto, e nel 50% dei casi fa una visita al negozio.
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