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Cos’è il social selling e come sfruttarlo al meglio

Se fino al primo decennio degli anni duemila internet era visto quasi come un luogo separato dalla realtà e come strumento di svago, in una manciata di anni il web ha affrontato un’evoluzione enorme, affiancata al tempo stesso da un consistente sviluppo di diverse tecnologie.

Basti pensare alla fibra ottica, ai computer accessibili a un’utenza sempre maggiore, alla rete 4G e agli smartphone, i quali sono ormai diventati un prodotto di massa. In questo breve lasso di tempo, internet è entrato a far parte della quotidianità di tutte le fasce della popolazione.

Come nasce il social selling

I social network sono senza dubbio uno degli strumenti più diffusi tra chiunque: riguardo al nostro paese, stando al report Digital 2020 di WeAreSocial e Hootsuite, 29 milioni di italiani usano Facebook e 20 milioni se ne trovano su Instagram.

L’88% degli utenti italiani su internet guarda video su Youtube. Questi dati sono basati sul numero di persone raggiungibili da inserimenti pubblicitari sui siti menzionati, che sono quelli rivolti a una popolazione più eterogenea, a differenza di social come Linkedin che hanno un target più specifico. È chiaro dunque che, dal lato marketing, i social sono al giorno d’oggi lo strumento di gran lunga più efficace per veicolare la pubblicità.

Questo non solo è dovuto all’ampio bacino di utenti, ma anche e soprattutto alle potenzialità che i social stessi offrono di rivolgere una certa campagna pubblicitaria a una parte di popolazione che condivide interessi ben definiti. Inoltre, i social pongono le aziende in comunicazione diretta con i loro consumatori.

Di questi aspetti, che fanno parte del cosiddetto social selling, parleremo in questo articolo. Proseguendo nella lettura, avrai chiaro cos’è il social selling e come sfruttarlo al meglio.

Cos’è il social selling

Fatta questa premessa, si può facilmente immaginare la grande potenzialità dei social network e come essi abbiano un ruolo preminente nei moderni concetti di marketing. Ovviamente ci sono diversi approcci, tutti con le loro caratteristiche, ma la tendenza attuale è quella di seguire le tecniche del social selling.

Attraverso il social selling, i social network vengono impiegati dalle aziende come fonte di informazioni utili a conoscere il tipo di possibile cliente. Si cerca cioè di capire quali sono gli interessi della potenziale clientela e cosa essa si aspetta di trovare sui social che frequenta.

L’azienda perciò individua un target specifico al quale indirizzare le proprie attenzioni e, una volta raggiunti questi utenti, passa alla fase successiva che consiste nell’instaurare un rapporto diretto con loro. Vale a dire che, sfruttando i social network, cliente e azienda interagiscono in maniera reciproca anziché unilaterale come invece avviene con le classiche tecniche di marketing (anche digitale), per esempio le inserzioni pubblicitari, le quali pur mantenendo la loro efficacia non sono in grado di condurre a una fidelizzazione della clientela.

È essenziale che gli utenti vengano fidelizzati, poiché in un universo web dove ognuno è immerso nella pubblicità è molto facile che un cliente “rimbalzi” tra diverse aziende concorrenti, se non ha stabilito un rapporto con una di esse in particolare.

Questo tuttavia non significa che l’azienda debba interagire privatamente con ogni possibile cliente, questo piuttosto è compito (comunque fondamentale, ovviamente) dei reparti di assistenza. I social sellers devono invece creare spazi di dialogo e discussione, incentivando un rapporto pubblico e dimostrando che l’azienda condivide interessi con la propria clientela.

Come sfruttare al meglio il social selling

Spiegati i concetti generali, vediamo adesso nella pratica come adottare la tecnica del social selling e come sfruttarla per promuovere la propria impresa.

Per mostrare agli utenti che l’azienda condivide i loro interessi, uno dei modi più efficaci è pubblicare contenuti variegati e non necessariamente strettamente riferiti al marchio o ai prodotti offerti dall’azienda stessa. Fare questo è tanto più facile quanto più si conosce la clientela con cui si ha a che fare.

Per esempio, se siamo una ditta produttrice di climatizzatori possiamo condividere testi che parlano di come risparmiare sulla bolletta, oppure articoli di giornale riguardanti nuove leggi in materia di installazione dei condizionatori. O ancora, se abbiamo una tabaccheria e la vogliamo promuovere, ai nostri clienti interesserà sapere di un eventuale rincaro delle sigarette e possiamo dunque condividere la notizia linkando un quotidiano.

Se ancora non ti è chiaro come sfruttarlo, ti consigliamo di leggere l’articolo di Mirko Cuneo sul social selling.

Chi sono i social seller

Pubblicati i contenuti, gli utenti interverranno per esprimere il proprio pensiero o la propria emozione. È molto importante per il social seller intervenire a sua volta, anziché limitarsi alla condivisione. In questo modo la distanza tra cliente e impresa si riduce ulteriormente, rafforzando il rapporto di fiducia.

Un altro aspetto da tenere assolutamente in considerazione per sfruttare al meglio il social selling è che persone accomunate da un interesse si ritrovano su spazi a esso dedicati, come possono essere i gruppi si Facebook. Qui gli utenti esprimono le loro opinioni su un dato argomento, e parlano liberamente delle loro necessità ed esigenze.

Un bravo social seller sa sfruttare questi luoghi per, come si suol dire, fare orecchie da mercante e, se è il caso, può anche intervenire in qualità di azienda.

Ulteriore aspetto, che può sembrare scontato ma spesso viene trascurato, è che la presenza su social della propria impresa va curata e coltivata con costanza. La pagina o il profilo aziendale deve sempre essere attiva e aggiornata, e soprattutto deve essere completa: nessun dettaglio va dimenticato e sottovalutato, quindi occorre dare medesima importanza a foto del profilo, dettagli, informazioni, contatti, orari e così via.

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