La velocità di un sito web risulta essere di fondamentale importanza per l’algoritmo di Google, per cui i siti internet che caricano velocemente guadagnano posizioni nelle SERP e sono quindi in grado di attirare un maggior numero di visitatori.
Inoltre, se un sito carica in pochi secondi, si può avere una maggiore fidelizzazione degli utenti, i quali, nel tempo, possono trasformarsi in clienti.
Misurare velocità sito web: operazioni preliminari
Prima di eseguire un test di questo tipo, è consigliato configurare le funzioni di caching e di CDN (Content Delivery Network) per aumentare la velocità del sito web.
Per quanto riguarda la prima funzione, è possibile che essa sia già presente a livello server, in questo caso non è necessario configurare nulla ma basta servirsi del servizio già esistente.
Per abilitare la CDN, invece, bisogna seguire le istruzioni fornite dal proprio provider.
A seconda della posizione in cui si trova il proprio sito, la funzione di CDN riduce di oltre il 50% i tempi di caricamento e, quindi, si rivela estremamente utile per la velocità del sito.
Dopo avere configurato il caching e abilitato il CDN, è possibile analizzare in maniera adeguata la velocità del sito.
Come misurare la velocità di un sito web
Quasi tutti gli strumenti di speed test richiedono una localizzazione, poiché la latenza di rete è condizionata dal paese in cui ci si trova.
Per semplificare il collegamento tra la propria postazione e uno dei vari data center, è necessario quindi effettuare preventivamente un test di localizzazione.
Per evitare errori è sempre consigliabile eseguire lo speed test in più volte consecutive, conformando tutte le informazioni in maniera corretta.
Dopo le indispensabili operazioni preliminari si passa quindi alla misurazione vera e propria, che viene quantizzata solitamente in secondi.
La funzionalità più avanzata è offerta da Google attraverso la scheda Performance di Chrome o il tool PageSpeed Insights. Grazie a questi strumenti è possibile visualizzare i dettagli completi che servono per ottenere una stima attendibile della velocità del proprio sito.
Bisogna valutare i propri tempi di caricamento in relazione ai tempi suggeriti da Google per il caricamento di una pagina, i quali sono suddivisi in varie fasi: il tempo di inizio del rendering deve essere di un secondo mentre il caricamento effettivo della pagina di circa 3 secondi.
Se le tempistiche si mantengono così, gli utenti avranno una navigazione piacevole anche se la velocità di download della loro connessione è scarsa.
Quando invece il tempo di caricamento supera questi valori, i visitatori possono essere demotivati dall’attesa e quindi allontanarsi dal sito, con un conseguente svantaggio anche in termini economici.
In quest’ultimo caso, ti consigliamo di rivolgerti ad un’agenzia specializzata o di usufruire del servizio di aumento velocità del sito di marketing-seo.it.